Una sala priva di luce, una serie di grandi pannelli e il pubblico al centro. Entrano alcune persone vestite di bianco che con pistole spara punti attaccano fogli di carta fotografica ai pannelli e li impregnano di sviluppo. Le immagini iniziano a delinearsi. Poi si accendono le luci e… Un viaggio nel buio in cui il fotografo invita il pubblico a una immersione di grande impatto emotivo.

La performance, in passato già portata in scena da Marsili Libelli con diversi temi e in varie città d’Europa, è qui dedicata al periodo storico che stiamo passando. QUANDO LUCE E MATERIA POSSONO ESPLODERE.

Piero Marsili Libelli inizia la sua professione a Milano, fotografando lacronaca nera per il Corriere della Sera negli anni 70. Nel 1980 si trasferisce a Roma e collabora con L’Espresso, occupandosi di teatro d'avanguardia. Nel 1981 fotografa la guerriglia urbana di Belfast e i funerali di Bobby Sand. Nel 1982 documenta la guerra in Libano, nel 1989 la rivoluzione a Bucarest, poi il Kosovo, nel 2003 l’Afghanistan. Realizza vari reportage anche in Africa: Mali, Niger, Ghana, Senegal, oltre che in India, Pakistan, Giappone. Da questi lavori nascono mostre fotografiche e performance artistiche. Ha collaborato nel Cinema con molti registi come Michelangelo Antonioni, Francesco Rosi, Marco Ferreri.