Filippo Toppi, coordinatore didattico del corso di Fotografia di scena dell’Accademia Teatro alla Scala, presenta alcuni corsi di uno ddegli istituti più autorevoli per la formazione delle figure professionali che operano nello spettacolo dal vivo.

Le radici dell’Accademia Teatro alla Scala affondano nel 1813, quando il Teatro aprì la Scuola di Ballo, oggi riconosciuta fra le più prestigiose istituzioni a livello internazionale per la formazione coreutica; negli anni Cinquanta del ‘900, con la creazione della scuola dei “Cadetti della Scala“, Arturo Toscanini volle dare continuità storica alla tradizione lirica italiana, sempre nell’ottica di favorire la crescita di giovani talenti, vera vocazione scaligera. Negli anni Settanta Tito Varisco, all’epoca direttore degli allestimenti scenici, diede vita al corso per fotografi di teatro, con l’obiettivo di trasmettere, di generazione in generazione, l’eccellenza dell’abilità creativa e manuale degli artisti scaligeri. Intorno a questi nuclei si sono sviluppati nuovi percorsi formativi e nel 2001, costituendosi come fondazione di diritto privato sotto la Sovrintendenza di Carlo Fontana, l’Accademia ha assunto il volto che ha oggi: quattro dipartimenti – Musica, Danza, Palcoscenico-Laboratori, Management – che coprono tutti i profili professionali legati al teatro musicale, con un’ampia offerta didattica articolata in corsi di formazione, specializzazione e workshop. L’alto livello della docenza garantisce la preparazione più adeguata, grazie alla presenza dei professionisti del Teatro alla Scala a cui si affiancano grandi artisti e i maggiori esperti del settore. Ogni anno, giovani di età compresa fra i 6 e i 30 anni provenienti da tutto il mondo studiano per eccellere in campo artistico, tecnico e manageriale: cantanti lirici, professori d’orchestra, artisti del coro, maestri collaboratori, ballerini, scenografi, sarti, truccatori e parrucchieri, parruccai, lighting designer, tecnici di palcoscenico, fotografi di scena, tecnici audio, videomaker, manager…