NELLA STESSA SALA, IN MOSTRA ANCHE ALCUNE OPERE DI FRANCESCO AMATO, CHE HA DIPINTO I VOLTI DEI RAGAZZI DEL COLLETTIVO BAM.

Aletheia (ἀλήθεια) è una parola greca tradotta in più maniere come “dischiudimento”, “svelamento”, “rivelazione” o “verità”. Il significato letterale della parola ἀ–λήθεια è “lo stato del non essere nascosto; lo stato dell’essere evidente” e implica anche sincerità, così come fattualità o realtà.

I fotografi che hanno realizzato le opere si sono reciprocamente ritratti, mettendo ognuno al centro il proprio corpo e cogliendo nel corpo dell’altro lo sguardo, che già è trasformato dalla fotografia.

I fotografi si sono ritratti in scambi di scatti, in scambi di sguardi. I protagonisti di questo progetto hanno in comune un percorso di “Evoluzione” e di “Emancipazione” dal disagio mentale, hanno appreso ed insegnato, hanno creato e lasciato negli occhi di chi ha visto, il potere trasformativo dell’ ”Arte”.

L’originalità di questo lavoro realizzato interamente con la supervisione di Antonio Manta con i membri della Cooperativa Sociale Litografi Vesuviani, sta nel fatto che i fotografi sono sia “Modelli” che “Artisti”.

Le foto raccontano “corpi” che portano storie, con i loro colori, luci e ombre. Ferite e rinascite di chi “Scatta” e di chi “Guarda”, ove lo spettatore coglie con le emozioni le proprie ombre, luci e colori.

Antonio Manta oltre a professionalizzare gli otto partecipanti, tutti neofiti, ha dato loro la possibilità di “mostrare”, quali protagonisti, il proprio percorso di cambiamento.

COLLETTIVO BAM

MICHELE GIOVANNI DE NOZZE, 35 anni

Sono un tipo allegro ma non troppo, mi vedo come un giullare che saltella qua e là tra le inquietudini. Gli altri mi percepiscono come una persona tranquilla e pacata. In realtà sono un guerriero della luce, il tempo e la vita hanno forgiato e fortificato il mio carattere. Coltivo la passione per la grafica. Pensavo alla fotografia inizialmente come alla mera arte di cogliere l’attimo, poi ho scoperto l’arte fotografica di mettere una parte significativa di sé stessi in ogni scatto.

VINCENZO DI MAIO, 46 anni

Diffidente per mia natura, verso un mondo che ha tradito l’ingenuità della mia infanzia, mi regalo solo a chi sa ascoltare il mio cuore. Ho girato il mondo combattendo draghi e demoni scoprendo la rivoluzione interiore, una guerra santa intima a cui sono approdato. Sono un viaggiatore ai confini della realtà che cerca ancora quell’armonia cosmica perduta. Scrivo saggi e poesie, suono la chitarra, dipingo per passione. Ringrazio chi mi accoglie e accetta così, con le mie stramberie incomprensibili. Nel mio peregrinare dentro e fuori, ho scoperto una nuova finestra sul mondo, un’arte spettacolare, capace di cogliere nello scatto del presente lo scorrimento del tempo nello spazio. La fotografia è un linguaggio che descrive il mondo a qualsiasi altezza o profondità e che permette di rilevare una verità sempre soggettiva.

SERGIO DI MARZO, 25 anni

Sono un bielorusso partenopeo, amo molto la musica il cui volume è sempre capace di superare il rumore dei miei pensieri e dei ricordi sfocati della mia infanzia. Amo la mia famiglia, i miei affetti profondi. Adoro scattare foto perché le mie emozioni si specchiano in esse. Cerco la vera bellezza come soggetto di rappresentazione nella fotografia.

ANDREA DI NAPOLI, 39 anni

Dolce e un po’ cerbiatto, ho vissuto una vita piena, spesso calandomi in un personaggio e indossando una maschera. Sono appassionato di informatica e di intelligenza artificiale perché la rete mi permette di restare connesso. Nella vita conta la mia famiglia, il mio DNA. Nello scatto fotografico colgo la pienezza del momento. Una sensazione forte. Spiritualità latente. La macchina fotografica mi rende eccentrico.

ANDREA FARRICELLI, 27 anni

Adoro i motori, corro in pista con la mia moto, la potenza mi permette di urlare ciò che ho dentro. Mi piace essere sempre al primo posto in ogni competizione. Dolce e tenero dentro, mi sento perso a volte ed estraneo alla massa, vivo in un mondo tutto mio fatto di colori, speranze e passioni. La fotografia per me è ricerca di un’estetica che si da in una simmetria perfetta. La paesaggistica mi ispira molto, colgo una linearità di fondo che mi offre una sensazione di pace.

LUCA PALMIERI, 26 anni

Pilota delle mie emozioni, scrivo canzoni “rap” e amo I tattoo. Vivo nel presente. Tre è il numero perfetto che ritrovo nella casa parentale. Mi sento come un animale selvaggio al sicuro nella sua tana.
La fotografia è un modo per ritrovarsi, condurre lontano il pensiero, immortalare il tempo che passa.
La macchina fotografica mi dona un senso di   libertà.

BRIGIDA PICCOLO, 44 anni

Amo l’ordine e la pulizia. Sono cresciuta tra i maschi, ho rafforzato così la mia femminilità. Preferisco le attività manuali e concrete, amo la natura, i fiori e gli animali, mi sento un folletto di montagna. Sogno di avere una grande casa con un orto in cui coltivare soprattutto la bellezza. Sono stata e sarò sempre uno spirito ribelle. La fotografia è come un gioco che ti permette di scoprire le caratteristiche di chi ti circonda. Nello scatto fotografico cerco sempre soggetti che mi facciano sognare ed emozionare. Ritraggo con cura la natura e i miei desideri. La fotografia mi ha cambiata dentro.

DOMENICO SORRENTINO, 48 anni

Sono un po’ pigro, dormo molto e faccio poca attività fisica. Sono un appassionato di grafica, ogni tanto mi diletto anche a dipingere. Attualmente lavoro in una serigrafia e mi piace molto. Ho due gatti a cui voglio molto bene. La fotografia per me rappresenta un mezzo molto importante per comunicare con gli altri. Mi permette di tradurre i miei più profondi stati d’animo in uno scatto. Uno scatto di un bel tramonto, ad esempio. In ogni ritratto cerco di svelare le emozioni dell’altro aiutandolo a mostrare sé stesso.