Il fondatore della libreria-galleria “il museo del louvre” di Roma – che oltre a foto d’autore propone un fondo di circa 140.000 scatti anonimi, quasi tutti vintage print – ci racconta, da pioniere del settore in Italia, il fenomeno della fotografia vernacolare: il suo fascino e il suo diffondersi nel mondo in varie forme, dal collezionismo all’arte.
Giuseppe Casetti cura anche “L’angolo della photo trouvée” nella sezione Amarcord di Todimmagina.
Giuseppe Casetti nasce a Roma nel 1949. Nel 1977 apre la libreria Maldoror, dove l’anno successivo Francesca Woodman terrà la sua prima personale: Francesca Woodman Immagini. Nel 1995 inaugura a Roma la libreria-galleria il museo del louvre, dove idea e cura nel 1995 Francesca Woodman a Maldoror 1977-1978. Su Francesca Woodman cura anche nel 2011 Francesca Stern Woodman Photographs e nel 2015 Winter cooking, dopo aver ideato e coordinato nel 2000, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, la grande retrospettiva Francesca Woodman, Providence Roma New York, con un suo testo presente nel catalogo edito da Castelvecchi. Sempre presso la galleria "il museo del louvre” espone: Mario Dondero: Una certa Roma nel 2004, Le fotografie di Giosetta Fioroni nel 2005, Omaggio a Emilio Villa, accompagnata dal video Il cappello di Emilio nel 2014, Paolo Di Paolo: il mio Mondo nel 2016. Del 2017 è la mostra di Christo The wall, wrapped roman Wall con fotografie di Vittorio Biffani. Nel 2019 pubblica: Il re Libraio e i Desaparecidos, Campanotto Narrativa, Paisan Di Prato, oltre ad aver curato varie pubblicazioni tra cui: Antonin Artaud il suicidato della società, La camera del Sud, Roma 1981 (con la regia dello spettacolo teatrale, Autorimessa Bonini, Roma 1981), Movimento Immaginista a Roma nel V anno del R.F., Stampa Alternativa, Roma 1985, Francesca Stern Woodman. Photographs 1977-1981, Agma 2011.