Presentazione del libro di Pino Ninfa: Racconti jazz. Incontri fotografici in 7/8, Postcart, Roma 2017
“Il fascino irresistibile della fotografia risiede nella grande illusione che riesce a creare. Ci fa credere quello che il grande scrittore e poeta argentino Jorge Luis Borges denuncia come un grande errore, e cioè che “il tempo sia fatto di istanti individuali e separabili l’uno dall’altro, così come lo spazio di punti”. Ogni foto presenta un istante preciso di vita, di musica, di vita nella musica, di musica nella vita… Instancabili cacciatori di istanti i fotografi, splendidi sacerdoti dell’illusione”.
(Dalla prefazione di Enrico Pieranunzi)
In questa sorta di diario personale di Pino Ninfa, fotografo Jazz e viaggiatore instancabile e curioso, rivivono, incontro dopo incontro, le emozioni che hanno creato in noi la leggenda del Jazz e che da sempre seducono scrittori e fotografi desiderosi di ricreare, ognuno con i propri mezzi, l’incanto e la magia della musica e dei volti indimenticabili che la suonano. Da Sonny Rollins a Michel Petrucciani, da Caetano Veloso a Giorgio Gaslini, da Enrico Pieranunzi a Paolo Fresu, i racconti intimi e appassionati del fotografo ci aiutano a comprendere l’energia che può sprigionarsi nell’incontro tra musica Jazz e fotografia.
Pino Ninfa è nato a Catania da dove è partito all’età di 17 anni alla volta di Milano. Sviluppa progetti sul territorio nazionale e internazionale legati allo spettacolo e al reportage. L’interesse per la musica e per il sociale, hanno fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. Da diverso tempo ha incrementato lo studio rivolto al recupero e alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo con missioni nelle foreste Africane e dell’Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali. Segue anche in diverse parti del mondo progetti per migliorare le condizioni di vita di persone in difficoltà con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e con qualsiasi miseria. Tra l’altro è stato il fotografo ufficiale dell’Heineken Jammin Festival dal 1998 al 2011 e per Heineken Italia ha seguito diverse edizioni di Umbria Jazz. È stato il fotografo ufficiale della filiale italiana del Blue Note dalla sua apertura fino al 2004.