Fotografo, artista, pittore, Carlo Riccardi ha documentato tra l’altro gli anni fondamentali del dopoguerra, la rinascita del Paese provato dagli anni terribili del conflitto mondiale: il boom economico, la Dolce Vita… In mostra una selezione di sue immagini che documentano, pur tra tanti problemi e contraddizioni, una ripartenza felice. Uno stimolo per ripartire di nuovo, oggi.

“La città millenaria dalle mille sfaccettature, un museo a cielo aperto, meta turistica sognata in tutto il mondo, con la sua storia, i suoi monumenti e le sue vie. Roma rappresenta nell’immaginario internazionale l’idea di imponenza e immortalità, anche se a margine di tale grandezza convivono da sempre realtà meno forti e sicure.
Dopo la Seconda guerra mondiale la miseria era sotto gli occhi di tutti, messa in risalto dal contrasto con le meraviglie che la Città Eterna offriva, ma in pochi anni la città e il Paese hanno conosciuto il boom economico e un periodo di grande crescita.
Le foto di Carlo Riccardi raccontano questo spaccato temporale: un tumulto di sguardi coraggiosi misti a scenari di miseria assoluta, le speranze di chi voleva ricominciare e i primi segnali, positivi e negativi, del Paese che diventava ‘grande’.
Un complesso di informazioni visive d’impatto per le nuove generazioni, investite quotidianamente da altri tipi di immagini.”

(Giovanni Currado, curatore della mostra e responsabile editoriale dell’Archivio Fotografico Riccardi)

Carlo Riccardi (1926) è il primo paparazzo della Dolce Vita che ha iniziato a fotografare in via Veneto già negli anni 40. La sua vita è sempre stata legata al mondo dell’arte, prima come ritoccatore di foto, che colorava anche, poi come amico dei grandi pittori dell’epoca: Guttuso, De Chirico, Monachesi… e di personaggi come Ennio Flaiano, Federico Fellini e Totò. Negli anni Cinquanta ha lavorato per “Il Giornale d’Italia” e “Il Tempo”, ha aperto la galleria Scalette rosse (oggi Spazio 5) e ha creato la rivista Vip. Nella sua lunga carriera ha documentato sei elezioni papali e ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. È stato segretario generale del Sindacato Artisti della CISL e fondatore del movimento artistico Quinta Dimensione. Pittore lui stesso, è autore delle Maxitele, stoffe dipinte che superano i cento metri di lunghezza.